martedì 25 settembre 2012

E la cava si fermò

Pubblichiamo il comunicato del comitato contro la cava Nidoli-Italinerti, che ci rappresenta totalmente.

Finalmente il Consiglio Regionale della Lombardia ha posto la parola fine sull'incredibile vicenda di una cava che nessuno voleva ma che sembrava inevitabile.
Il Comitato Tre Scali ovviamente non può che esprimere piena soddisfazione: ci saranno ancora i ricorsi e non è ancora il momento di smobilitare, ma da oggi cambia tutto.

In primo luogo la Regione ha finalmente assunto la responsabilità di effettuare la scelta che le competeva, senza ulteriormente nascondersi dietro la burocrazia.
In secondo luogo si è dimostrato come il territorio abbia e conservi il diritto di disporre democraticamente delle scelte che coinvolgono direttamente la popolazione.
Una vittoria della democrazia, quindi, almeno quanto dell'ambiente. Nel lungo elenco dei ringraziamenti menzioniamo Giangiacomo Longoni e Alessandro Alfieri, Stefano Tosi, Giulio Cavalli, Gabriele Sola (consiglieri regionali), Luca Marsico, Dario Galli e Greta Carla Achini per il loro impegno in provincia, ed i
sindaci Vincenzi di Cantello e Fontana di Varese (ma anche Astuti, Bianchi e Cane dei comuni del PLIS).

Ringraziamo inoltre le migliaia di cittadini e alle associazioni, in particolare Legambiente, la prima a mobilitarsi già negli anni '80, e le associazioni di Cantello (Legambiente, Arci Name Diffusion e Comitato Civico Salviamo la Pardà) che hanno avviato il percorso che ha poi coinvolto altre 45 realtà: l'elenco completo sul sito www.trescali.it
Un ricordo particolare deve andare anche alla compianta Bruna Brambilla, firmataria del nostro appello a nome di Universauser e recentemente scomparsa.

La battaglia non è finita, continueremo ad esserci e a vigilare, ma oggi festeggiamo: la Regione ha fatto ciò che doveva, finalmente possiamo guardare con fiducia al futuro.

Per il Comitato Salviamo i Tre Scali
il Coordinatore Angelo Mina

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