sabato 8 dicembre 2012

Ecosistema Scuola: la situazione in Lombardia e a Varese


La Lombardia spende tanto per le scuole ma oltre il 50% degli edifici scolastici lombardi necessita ancora d’interventi di manutenzione urgente, segno forse che non investiamo in modo efficace nella sicurezza dei nostri ragazzi. Sono infatti ancora troppe le emergenze irrisolte, poche le eccellenze e i passi avanti.
Il 72,55% degli edifici sono stati costruiti prima del 1974 e il 73,63% ha dovuto subire interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni.
Sono questi alcuni dei dati emersi da Ecosistema Scuola 2012, il rapporto di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia, scaricabile qui.

E la Lombardia si ritrova con dati sotto la media nazionale per quanto riguarda le certificazioni degli edifici dove gli studenti passano la maggior parte del loro tempo. Solo il 47,91% delle scuole ha eseguito un collaudo statico e il 63,89% ha impianti elettrici a norma. Il 40% degli edifici scolastici lombardi però non è ancora in possesso del certificato di agibilità e solo il 10% delle scuole utilizza fonti di energia rinnovabile.

Il rapporto di Legambiente, giunto alla XIII edizione, ha stilato una classifica delle migliori situazioni per gli edifici scolastici dei capoluoghi di provincia. In Lombardia alla 12esima posizione nella classifica nazionale troviamo Sondrio, seguita da Lecco alla 15º e da Brescia alla 21esima posizione. Cremona si piazza al 22º posto, segue Varese 27esima, Lodi 28esima e Como alla 30° posizione. 35esimo posto per Bergamo inseguita da Mantova 41º e Milano 42º. Chiude Pavia alla 52º posizione. Monza non è in classifica perché non ha fornito dati completi sulla situazione dei suoi edifici scolastici. Per Milano, Lecco e Lodi, si segnala il piazzamento nella top ten dei comuni che investono di più per la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Nel dettaglio, Varese ottiene una buona performance per quanto riguarda la prevenzione del rischio,  arrivando settima, anche se la classifica si riferisce al 2011 mentre è di poco tempo fa la scoperta di presenza ancora di amianto in alcuni edifici scolastici della città. Nella categoria delle buone pratiche (dal pedibus e bicibus ai prodotti bio in mensa…) è invece solo 38esima. Arriva all’undicesimo posto nella speciale classifica sugli istituti superiori, la cui competenza è della Provincia.

 “La buona notizia è che in Lombardia si spendono soldi per la manutenzione degli edifici scolastici – dichiara Luca Petitto, responsabile Scuola Legambiente Lombardia - ma è come il paradosso di Achille e la tartaruga e ogni anno rischiamo di essere punto e capo e ragionare solo per emergenze. Meglio sarebbe investire davvero per innovare e rendere efficiente anche dal punto di vista energetico un bene che è davvero comune: la scuola pubblica italiana. In questo potrebbe aiutare anche la politica nazionale, attraverso deroghe mirate al patto di stabilità, per lasciare ai comuni le risorse necessarie alla messa in sicurezza delle scuole e all'estensione delle buone pratiche”.


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