mercoledì 31 luglio 2013

NO all'intervento urbanistico alle Fornaci di Caldè

Il sito simbolo dell’identità dell’intero Comune viene proposto quasi interamente come area di trasformazione urbanistica. Il mondo sta cambiando ma l’Amministrazione Comunale sembra non accorgersene e ripropone nel nuovo PGT un’idea vecchia di decenni e non più sostenibile”.
E’ negativo il parere di Legambiente sul programma di intervento nell’area delle Fornaci di Caldè nel Comune di Castelveccana, che prevede la costruzione di trentatre mila e cinquecento metri cubi da destinare a residenziale e terziario, anche ‘a vocazione turistica’. In cambio il privato dovrà realizzare una passeggiata ciclopedonale a lago e garantire la ripubblicizzazione delle sponde.
L’opposizione dell’associazione ambientalista si è manifestata con un’osservazione nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica del documento di programmazione urbanistica del paese.

“Si perpetua un modello inaccettabile di dispersione insediativa che continua a consumare suolo. – denuncia l’associazione ambientalista – Fino a quando, nonostante l'incuria e l'abbandono per decenni delle pregevoli testimonianze di archeologia industriale, la proprietà continuerà a godere deli diritti edificatori di edifici ormai distrutti? Il progetto alle Fornaci cambierà il volto di uno dei luoghi più caratteristici e preziosi dal punto di vista naturalistico di tutta la sponda lombarda del lago Maggiore, noto anche fuori provincia. Nonostante le volumetrie concesse, l’insostenibilità economica dell’intervento ci sembra evidente: lanciamo un appello all'Amministrazione Comunale perchè torni sui suoi passi”.

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