27,9 microgrammi per metro cubo: la media annua di concentrazione delle polveri sottili nell'aria di Varese nel 2013. Sotto la media annua "di tolleranza" dei 40 microgrammi/mc.
Ma
per 42 volte il PM10 ha superato la soglia giornaliera dei 50 microgrammi/mc, oltre il limite dei 35 giorni.
Quindi
anche nel 2013 Varese è stata "fuorilegge", nonostante un miglioramento complessivo. Dovuto soprattutto alle condizioni metereologiche (pioggia) sfavorevoli all'accumulo di inquinanti, come mostrano i dati di tutti i capoluoghi di provincia della Lombardia.
Il problema dunque rimane alto, e lo sottolinea con chiarezza il presidente regionale di Legambiente Damiano Di Smine: "La vera specificità del bacino padano rispetto ad altre regioni europee non è la sua orografia ma
l'altissimo livello di motorizzazione per la mobilità privata e il trasporto commerciale, visto il ruolo ormai marginale del trasporto ferroviario per le merci. Finchè gli investimenti regionali privilegeranno le autostrade, la smart mobility potrà svilupparsi tutt'al più in qualche grande centro storico, e di conseguenza sarà l'inquinamento a spadroneggiare”.
Qui è leggibile il breve
dossier realizzato da Legambiente Lombardia con i dati del 2013, il confronto con i precedenti, le tabelle, l'analisi e le proposte.
Questo un articolo della Prealpina con il nostro
commento sulla città di Varese.
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